Ad oggi rappresenta sicuramente il settore con il maggior fatturato aziendale.

Il mercato del consumo del pellet è in aumento dalla sua nascita (circa anno 2000) a tutt’oggi.

Detto combustibile, economico ed ecologico, con basso impatto fiscale rispetto a tutti gli altri equivalenti, costa circa il 60% meno del comune metano e fino all’80% meno del GPL.

Il mercato delle stufe a pellet, che anticipa, come andamento numerico, il mercato del consumo del pellet di circa un anno, è anch’esso in aumento dalla sua nascita a oggi.

Anche in questo caso i produttori di stufe offrono prodotti sempre più efficienti, semplici da usare e facili da installare a prezzi sempre più bassi.

Ultimamente, negli ultimi due anni, gli importanti incentivi fiscali concessi dal Governo per questo tipo di prodotti, hanno sospinto ancora di più le installazioni presso residenti, alberghi e strutture di ogni tipo.

Relativamente a questo settore l’azienda entra in contatto con fabbriche di pellet dei paesi est-UE (ex Jugoslavia, Slovacchia, Repubblica Ceca , Lituania e Lettonia) e , allo stesso tempo , dalla parte vendite, contattando svariate agrarie , garden, ferramenta, ingrossi di edilizia, ingrossi di bricolage e tutti gli altri punti vendita al pubblico in cui si può trovare il pellet.

L’azienda è riuscita a costruire il proprio parco clienti e fornitori visitandoli tutti più volte, soprattutto i fornitori, e partecipando sempre alla esposizione Progetto Fuoco di Verona a tutte le sue edizioni

In particolare l’azienda è riuscita a consolidare rapporti stabili con parecchi clienti in tutto il territorio nazionale e con fornitori situati in Slovacchia, Repubblica Ceca , Slovenia , Croazia e Bosnia.

I motivi del nostro successo

Reputiamo di aver avuto un eccellente successo commerciale. Esso è basato sui seguenti elementi:

–          Continua presenza fisica presso fabbriche e clienti per visionare dal vivo la qualità del prodotto, da una parte, e le dinamiche commerciali, dall’altra

–          La scelta strategica di credere e investire nelle fabbriche croate e bosniache affidandosi intellettualmente a quella che viene detta la “Learning Curve” ovvero il processo per cui anche le fabbriche che prima facevano prodotti più scadenti rispetto ai competitor austriaci (leader del mercato) nel tempo, se sospinti dalla domanda, migliorano e imparano a fare il prodotto come gli austriaci.

–          La capacita di capire che grossa parte dei clienti finali era interessata solo ad una delle 3 caratteristiche qualitative del pellet (il residuo cristallizzato) e non a tutte le caratteristiche (le altre due sono le ceneri e il colore), e quindi di poter offrire da parte delle fabbriche ex jugoslave un prodotto che avesse residuo cristallizzato pressoché nullo (come gli austriaci) anche se il colore e le ceneri erano meno allettanti. Ovviamente a un prezzo nettamente più basso degli austriaci.

–          La personalizzazione dei sacchi di pellet con marchi e loghi di ns. esclusiva. Dopo poco, abbiamo capito che il cliente finale, se si trova bene con un prodotto, cerca di ricomprarlo. Abbiamo fatto produrre sacchi con grafiche personalizzate di nostro esclusivo uso che fossero riconoscitive e allettanti. E’ successo che il cliente finale, a parità di qualità, chiedesse proprio forniture con grafiche specifiche di nostra esclusiva a prescindere dalla fabbrica che lo produceva.

–          L’azienda conta su 5 fornitori situati in Slovacchia, Repubblica Ceca, Slovenia, Croazia e Bosnia e su quasi 100 clienti in tutto il territorio nazionale, e alcuni all’estero.

–          L’attività commerciale aziendale è prevalentemente rivolta alla clientela con due obbiettivi primari, l’aumento del numero dei clienti e, l’aumento del numero di prodotti da noi forniti a ogni cliente già acquisito. Per quanto riguarda i fornitori invece l’azienda è ben posizionata e non vediamo al momento la necessità di aumentarli (fatto salvo per una nuova segheria croata con cui abbiamo ottime relazioni) Anche il ventaglio prodotti dei nostri fornitori è già molto completo.

–          Il mercato del consumo di pellet e delle installazioni di nuove stufe a pellet è in crescita come già abbiamo dettagliato

–          La strategia aziendale risulta al momento è ancora vincente in quanto i nostri principali fornitori sloveni, croati e bosniaci persistono nel consegnarci prodotti di eccellente qualità a prezzi costantemente più competitivi degli equivalenti austriaci

–          La politica di proporre prodotti a nostro marchio, anch’essa, è risultata vincente in quanto i clienti finali (i consumatori) richiedono ai nostri clienti di ricomprare esattamente il marchio di pellet con cui si sono trovati bene precedentemente, generando in questo modo una vendita implicita.

Alcuni numeri della divisione pellet

–          Con riferimento alla divisione specifica del pellet, il fatturato dell’esercizio 2020 ammonta a circa 2,5 milioni di euro. Cifra che ci soddisfa e che consideriamo in considerevole aumento per il 2021 in quanto a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 la possibilità di consegnare il nostro prodotto è stata fortemente limitata per i 4 mesi del lock down, ed è quindi normale che questa impossibilità, fortunatamente superata in quanto le restrizioni di questo genere sono terminate, abbia avuto un riflesso negativo sulle vendite.

–          Per gli anni a venire reputiamo che l’emergenza sanitaria potrebbe risultare proporzionalmente favorevole per il ns mercato: lo smart working si attesterà a livelli maggiori che in precedenza, la gente starà più a casa, ed essendo il ns un combustibile tipicamente domestico piuttosto che aziendale, i consumi del pellet continueranno ad aumentare, essendo dato, inoltre , che è il combustibile per riscaldamento più economico che esista.

–          Reputiamo in modo ragionevolmente prudente che il ns fatturato aumenterà almeno del 20% su base annua, portandoci, in 3 anni, a 5 milioni euro di fatturato (sempre con riferimento solamente alla divisione pellet)

Prospettive Future

–          Non abbiamo motivo di credere che il mercato del pellet vada in crisi di consumi visto che sia il consumo del prodotto che l’installazione delle stufe sono in crescita. Tuttavia, ci siamo posizionati in un segmento del mercato per cui, anche se si dovesse verificare una contrazione dei consumi, non dovremmo essere fra i distributori che soffrono una contrazione delle vendite. Crediamo questo perché sostanzialmente puntiamo sempre a offrire un rapporto qualità/prezzo molto elevato. Questa è stata la ns strategia fin dall’inizio. In merito all’allargamento del parco clienti, questo è un processo sempre in corso ma che deve essere fatto con prudenza, sia perché l’acquisizione di un nuovo cliente prevede delle verifiche attente di solvibilità, sia perché si devono rispettare le distanze fra un cliente e l’altro di modo da lasciare lo spazio necessario perché essi svolgano serenamente la propria azione commerciale. L’acquisizione di nuovi fornitori è anch’essa possibile, anzi quasi certa: ci sono strutture, che conosciamo, che stanno investendo 12 milioni di euro per una fabbrica di pellet in Croazia e siamo in lista per diventare uno dei loro clienti privilegiati.